Tiritera galattica dell'asteroide Apophis (Esercizi di metrica e altri divertimenti, 4)
Un asteroide a bischero
A forma di patata
Da cui gli esperti dicono
La terra è minacciata
Con un nome ridicolo
Di cui forse ha vergogna
Attraversando l’orbita
Della siderea fogna
Nelle remote tenebre
Viaggiando a fari spenti
Immiserito ciottolo
Di stelle incandescenti
Tirato dall’elastico
Della svagata fionda
D’una ninfa o d’un satiro
Della notte profonda
Come un lancia e dimentica
Venduto con l’abbaglio
Che vada dritto a cogliere
Il centro del bersaglio
Che alla prima verifica
Invece di far centro
Un albergo va a prendere
Coi giornalisti dentro
E poi i mercanti negano
Che questa mercanzia
Sia coperta per regola
Da alcuna garanzia
Dimostrando il bitorzolo
D’avere l’intenzione
D’andare a prender gli uomini
Diritto sul groppone
Così desta negli animi
Ghiotte elucubrazioni
Che già sognan di spenderci
Trecento e più milioni
Per fare un treno cosmico
In modo da poterlo
Sull’orbita sorprendere
E far cippirimerlo
Sfruttando della fisica
Le leggi vecchie e nuove
Per arrivare a sbatterlo
A fare danno altrove
E i preventivi corrono
D’ogni nuova scoperta
Che l’esito è opinabile
Solo la spesa è certa
Adesso allontanandosi
Un nuovo giro inizia
E i giornali s’attaccano
A qualche altra notizia